lunedì 17 luglio 2017

Adiuvanti per i vaccini umani - situazione (al 1995), problemi e prospettive future.

Traduzione dello studio "Adjuvants for human vaccines--current status, problems and future prospects." a cura di Sara Vallenari (studivaccini@gmail.com)
AUTORI: Gupta RK, Siber GR. (Massachusetts Public Health Biologic Laboratories, State Laboratory Institute, Boston 02130, USA.)
PUBBLICATO SU: Vaccine. 1995 Oct;13(14):1263-76.

ABSTRACT

Gli adiuvanti aiutano a provocare una risposta immunitaria precoce, alta e lunga durata permettendo di utilizzare meno quantità di antigene, risparmiando così i costi di produzione del vaccino. Negli ultimi anni gli adiuvanti si sono resi particolarmente utili per consentire lo sviluppo di vaccini purificati, in subunità e sintetici che essendo poveri di immunogeni richiedono appunto gli adiuvanti per evocare la risposta immunitaria.
Con l'impiego di adiuvanti la risposta immunitaria può essere modulata selettivamente alla classe II o Th1 o Th2 di classe I o MHC di classe IHC, che è molto importante per la protezione dalle malattie causate da agenti patogeni intracellulari quali virus, parassiti e batteri ( Mycobacterium).

Ci sono alcuni problemi nello sviluppo e nell'uso di agenti adiuvanti per i vaccini umani. Il problema più importante, in particolare per i vaccini pediatrici, è la tossicità e gli effetti collaterali negativi associati alla maggior parte delle formulazioni di adiuvante. Al momento la scelta degli adiuvanti per la vaccinazione umana riflette un compromesso tra un requisito di efficacia della funzione di audiuvante e un basso livello di effetti collaterali, basso abbastanza da considerarsi accettabile.

Un altro problema nello sviluppo e nell'uso di agenti adiuvanti per i vaccini è la loro efficacia limitata ad alcune formulazioni a pochi antigeni, l'utilizzo di additivi di alluminio come preparati adiuvanti di riferimento in condizioni non ottimali, la mancata disponibilità di modelli animali affidabili, l'utilizzo di dosaggi non standard e le differenze biologiche tra i modelli animali e gli esseri umani che portano al fallimento degli studi clinici di formulazioni di audiuvanti che erano promettenti e che invece poi sugli umani non si sono rivelate efficaci come sperato.

Gli adiuvanti più comuni per l'uso umano oggi sono ancora idrossido di alluminio e fosfato di alluminio, anche se le emulsioni di fosfato di calcio e di olio hanno anche un certo uso nelle vaccinazioni umane. Negli ultimi 15 anni sono stati compiuti molti progressi nello sviluppo, nell'isolamento e nella sintesi chimica di sostanze alternative quali i derivati ​​del muramil dipeptide, i liposomi monofosforilici, liposomi, QS21, MF-59 e complessi immunostimolanti (ISCOMS).

Altre aree di ricerca nel campo degli adiuvanti che hanno ricevuto molta attenzione sono il rilascio controllato di antigeni vaccinali tramite microsfere polimeriche biodegradabili l'aumento reciproco dell'immunogenicità da parte dei coniugati proteici-polisaccaridi.

Le microsfere polimeriche biodegradabili sono state valutate per il targeting degli antigeni sulle superfici della mucosa e per il rilascio controllato di vaccini con l'obiettivo di ridurre il numero di dosi richieste per l'immunizzazione primaria. L'immunogenicità reciproca aumentata di proteine-polisaccaridi coniugati sarà utile per lo sviluppo di vaccini combinati.

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